Giorgio Semitecolo
Mostra a fumetti di un podestà veneziano a Castelfranco Veneto
Nel 2021 il Comune di Castelfranco, Assessorato alla Cultura, Biblioteca, Teatro, Museo, in occasione delle celebrazioni per i 1600 anni di Venezia, organizza un cartellone di eventi con il quale intende rimarcare la propria “venezianità”, attributo che fu suo – seppur dal versante del DOMINIO DE TERA – per quattro secoli e mezzo.
Nel Teatro Accademico di Castelfranco è stata allestita la mostra a fumetti:
Mostra GIORGIO SEMITECOLO un podestà veneziano a Castelfranco
Organizzatrice della manifestazione biennale “Nella Terra di Ezzelino”, evento che attrae centinaia di partecipanti e figuranti da tutta Europa, in questa occasione ha voluto “rievocare” la storia del signore della Marca Trevigiana Ezzelino da Romano, la sua epoca e le sue battaglie tramite un fumetto destinato ai bambini (ma che potesse appassionare anche i più grandi).
La mostra illustra – con modalità contemporanee – fatti, usi e costumi dei nostri concittadini di quasi cinque secoli fa, in un’ottica di stretta correlazione con la Città Dominante.
Con il dominio della Serenissima, Castelfranco ha potuto vantare un rilancio sia dal punto di vista economico che sotto il profilo culturale e sociale.
L’intenzione degli organizzatori è di riportare alla memoria la figura di questo podestà, il cui operato a Castelfranco Veneto lasciò molte luci ma anche qualche ombra.
Attraverso una rigorosa ricostruzione storica della sua vicenda castellana ripercorreremo lo spirito di un’epoca e potremo cogliere l’essenza del nostro essere, a quel tempo, dominio de tera della Serenissima”.
Il personaggio in questione è Zorzi (cioè Giorgio) Semitecolo, che fu podestà di Castelfranco Veneto tra il 1585 e il nel 1586.
E’ un fumetto che racconta una pagina molto importante della storia del nostro territorio, senza fare ricorso alla violenza tipica del periodo medioevale né alla didascalica pedanteria tipica di produzioni analoghe.
I due autori, infatti, hanno scelto un approccio più sulle loro corde utilizzando l’umorismo. Questa scelta non ha inficiato una corretta e documentata ricostruzione storica ma ha aggiunto alla narrazione un tocco “alla Asterix” (il pluripremiato fumetto dei francesi Goscinny e Uderzo), con ben congegnati inserti in cui la voce narrante introduce la figura immaginaria di come potesse essere Ezzelino da bambino.
Un approccio che non solo ha il pregio di alternare documentazione storica e scene d’azione con gag esilaranti ma che permette di sottolineare l’importanza del gioco nello sviluppo della personalità di ogni individuo, ora come allora.
Il compito di creare l’apparato figurativo per l’espansione dei contenuti della ricerca storica è affidato a Valentino Villanova, giovane fumettista sulla cresta dell’onda, su testi Fred e colorazione digitale di Laura Fongaro.
L’opera di ricerca storica e di redazione dei testi che costituiscono la base su cui posa saldamente tutto l’apparato espositivo è stata svolta dal dott. Giacinto Cecchetto illustre storico .
La MOSTRA è stata aperta in Galleria del Teatro Accademico dal 13 giugno al 26 settembre 2021 ed è stata richiamata da diverse sagome illustrate disposte nei luoghi strategici del centro storico: un modo originale per ripercorrere le sue gesta e far rivivere con gusto, grazie alla vividezza e all’immediatezza del mezzo, uno spaccato di storia veneziana in terraferma.
Fred gioca così su più piani temporali, per raccontare la storia documentata del condottiero, dalla sua nascita alla fine dei suoi giorni, anche attraverso gag spiritosi, colpi di scena e buffi personaggi, alcuni inventati, ma quasi tutti realmente esistiti.
Si vivono le avventure di un Ezzelino da bambino che, uscito dal suo castello dorato, scopre il mondo dei villani.
Si legge dell’amicizia tra Ezzelino ed l’imperatore Federico II.
Si ride ( e si riflette) con i racconti di Zeno, il cantastorie amico di Ezzelino.
Uno dei problemi delle biografie a fumetti è che di solito è un susseguirsi di didascalie illustrate che raccontano i fatti in ordine cronologico: una noia mostruosa!
L’esposizione è stata accreditata come evento ufficiale delle celebrazioni dei 1600 anni di Venezia dal Comitato costituito allo scopo dal Comune di Venezia.